Speciale

Libreria Griot / Afro-letture per l'estate!

11 Agosto 2017

Uno, due tre… dieci! È stato difficile scegliere, ma anche quest'anno le libraie di GRIOT, libreria romana dedicata all'Africa e al Medio Oriente, hanno una lista di imperdibili afro-letture per l'estate! Un viaggio nello spazio e nel tempo, da nord a sud del continente, dal passato coloniale al presente, accompagnati dalle parole di scrittori e scrittrici che rendono sempre più complesso e variegato il panorama letterario africano.

Buona lettura!

 

Hisham Matar

Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro (Einaudi, 2017)

 

 

Abbiamo amato questo libro da tempi "non sospetti", prima che si aggiudicasse meritatamente il premio Pulitzer 2017 nella sezione biografie. Un'etichetta – quella di biografia – che sta decisamente stretta a un'opera che è al tempo stesso romanzo e diario, cronaca giornalistica e thriller, resoconto storico e poema in prosa. Protagonisti un figlio, l'autore, e un padre, Jaballa, uomo d'affari, intellettuale e attivista libico, per decenni implacabile oppositore del regime di Gheddafi e per questo punito con l'unica pena peggiore della morte: la scomparsa. Il libro è il racconto di una ricerca durata decenni e di fatto mai conclusa, che ha condotto Hisham Matar nelle pieghe più oscure della storia passata e recente della Libia – dall'oppressione coloniale italiana fino alla tumultuosa stagione della primavera araba attraverso i quattro decenni della dittatura di Gheddafi.

 

 

Giulia Caminito

La grande A (Giunti 2016)

 

 

Per diversi anni, una volta al mese, l'autrice di questo romanzo ha ascoltato dalla nonna i racconti al femminile di una famiglia che – come tante nel nostro paese – ha incrociato la sua storia con quella dell'Africa. Due donne ne emergono, Adi e Giada, madre e figlia, che attraversano la vita balzando da un paesaggio all'altro, dalle campagne milanesi strette nella morsa della guerra negli anni '40 all'assolato deserto del Corno d'Africa, da città che riecheggiano remote e vivissime – Asmara, Addis Abeba, Assab – alla provincia della bassa padana, avvolta nella nebbia e nel sospetto. Due donne che, caparbie, si cercano senza mai davvero incontrarsi, si stanno vicine senza mai diventare amiche, si completano e si comprendono, provando a realizzare i loro sogni, sullo sfondo di un'Italia che estende i suoi confini in Africa, la grande "A".

 

 

Chimamanda Ngozi Adichie

Cara Ijeawele. Ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista (Einaudi 2017)

 

 

Il femminismo di Adichie, che negli ultimi anni sempre più spesso ha fatto sentire la sua voce nella battaglia per le pari opportunità di genere, è al tempo stesso intimo e politico, quotidiano e universale, ancorato a un pratico buon senso e teso verso la necessità di operare un vero cambiamento. Con questo pamphlet scritto sotto forma di un'affettuosa lettera a un'amica che ha appena avuto una bambina, Adichie ci consegna una lezione importantissima: per cambiare davvero le cose occorre partire da se stessi, dalla propria quotidianità, da chi ci sta intorno. La parità di genere inizia dai rapporti vissuti tra le pareti domestiche e nei modelli educativi che i genitori hanno la responsabilità di trasmettere ai figli.

 

 

Eduardo Agualusa

Teoria generale dell'oblio (Neri Pozza 2017)

 

 

Ludo detesta il cielo, è terrorizzata dagli spazi aperti, ha bisogno di avere attorno al suo fragile corpo un carapace fatto di mura e luoghi ristretti. Siamo in Portogallo, nel 1975, e Ludo vive assieme alla sorella Odete senza mai uscire di casa. Un giorno però tutto cambia: la sorella Odete decide di seguire il suo innamorato Orlando, ingegnere minerario, fino in Angola, ancora possedimento coloniale portoghese. A Ludo non resta altra scelta che seguirli a Luanda, fino all'ultimo piano dell'altissimo e modernissimo Palazzo degli Invidiati. La nuova dimensione dura poco: la città cade ben presto preda dei tumulti della decolonizzazione, e nel fuggi fuggi generale seguito alla caduta dell'impero coloniale portoghese Ludo perde Odete e Orlando, svaniti nel nulla. Sola, vulnerabile e spaesata in una città che non conosce e in pieno caos rivoluzionario, Ludo sopravvive nell'unico modo che conosce: si costruisce un guscio, un muro che la isola all'ultimo piano del grattacielo e che la consegna all'oblio. Ma dall'esterno diversi personaggi cercano di abbattere quel muro e fare luce sul mistero che custodisce. Ancora una volta Agualusa consegna ai suoi lettori un romanzo potente e visionario, sospeso tra le atmosfere rarefatte di un'esistenza fragile e caparbia e la dura realtà dell'Angola post-coloniale.

 

 

Shukri al Mabkhout

L'italiano (e/o 2017)

 

 

Con questo libro, la sua opera prima, il noto accademico tunisino Shukri al Mabkhout ha vinto il prestigioso Premio internazionale per la letteratura araba nel 2015. Il romanzo è ambientato in un momento storico critico per la Tunisia: il passaggio dal regime di Habib Bourghiba, padre della Tunisia moderna, a quello di Ben Ali, suo ex ministro dell’interno, in seguito al colpo di stato “medico” organizzato da quest’ultimo nel 1987. Protagonista è l'affascinante Abdel Nasser, l'italiano del titolo, simbolo della bella gioventù tunisina di quegli anni le cui speranze di gloria naufragarono in un mare di corruzione e mancanza di libertà. Al Mabkhout narra la Tunisia di ieri per raccontarci in realtà la Tunisia di oggi, quella uscita quasi indenne, seppur con qualche difficoltà, dalla rivoluzione del 2011.

 

 

Patrice Nganang

Mont Plaisant (66th&2nd 2017)

 

 

Mont Plaisant è il palazzo del sultano Nioya, capo del regno Bamun del Camerun durante la colonizzazione tedesca e poi francese: sovrano illuminato, alla sua corte aveva riunito artisti e studiosi e centinaia di mogli. Il destino della piccola Sara è di diventare una dei queste mogli ma finirà per vivere nel palazzo travestita da maschio grazie all’intervento di Bertha, la donna incaricata di prepararla al primo incontro con il suo futuro marito.Alcuni decenni dopo una ragazza americana di origini camerunensi troverà Sara e ricostruirà la sua storia. Ambientato negli anni ’30, Mont Plaisantmischia personaggi storici e personaggi inventati ericostruisce la storia del Camerun prima, durante e dopo il colonialismo attraverso le vicende di due donne, Sara e Bertha. È il primo volume di una trilogia scritta dal romanziere e studioso Patrice Nganang, nato in una baraccopoli di Yaoundé e oggi docente di Letterature comparate in una università di New York.

 

 

Gael Faye

Piccolo paese (Bompiani 2017)

 

 

Questo intenso romanzo di esordio di Gael Faye, scrittore e rapper franco-burundese, è la storia Gabriel, bambino burundese che durante la guerra tra tutsi e hutu scopre di essere un meticcio, figlio di un francese e di una tutsi, perciò non classificabile nella spietata economia del genocidio. La guerra renderà scontata la scelta tra due continenti e tra due destini: il padre lo porta in Francia, la madre distrutta dalle atrocità che hanno devastato la sia famiglia e la sua terra resterà in Burundi. Gaby tornerà nel “piccolo paese” per ritrovare quello che era stato prima della guerra. Con Piccolo paese Faye è entrato nella shortlist del Prix Goncourt, il più importante premio letterario francese.

 

 

Yaa Gyasi

Non dimenticare chi sei (Garzanti 2017)

 

 

Yaa Gyasi è nata in Ghana ed è cresciuta in Alabama, Stati Uniti. Fa parte di una nuova generazione di autori cresciuti a metà tra l’Africa e l’America e che tornano in Africa nei loro romanzi; a 26 anni, è tra le più giovani rappresentanti di questa letteratura transcontinentale. Non dimenticare chi sei è la storia di due sorelle che non sanno di essere sorelle ma che sono legate dalle due metàdi un monile che sette generazioni si trasmetteranno fino ad arrivare a Marjorie e Marcus, i protagonisti del romanzo. A questi due ragazzi sconosciuti toccherà ricostruire il filo delle origini attraverso la storia dell’esodo imposto di popolazioni intere tra l’Africa e gli Stati Uniti. Un romanzo definito epico e scritto in maniera cristalli, negli Stati Uniti è stato elogiato come l’esordio dell’anno.

 

 

Chinua Achebe

Le cose crollano (La Nave di Teseo 2017)

 

 

L'ultimo consiglio delle libraie di Griot non riguarda una novità, ma un grande classico della letteratura africana da tempo fuori catalogo e oggi finalmente di nuovo disponibile per il lettore italiano in una nuova, fiammante traduzione. Le cose crollano è il capolavoro dello scrittore nigeriano Chinua Achebe, uno dei grandi padri della letteratura del continente. Primo capitolo di una possente trilogia, questo romanzo racconta la storia del fiero guerriero Okonkwo e della sua personale lotta per affermare la sua leadership in seno al suo clan, una lotta che passa innanzitutto dalla necessità di distinguersi dal padre, anche lui capo venerato ma giudicato dal figlio un debole. La storia personale di Okonkwo è destinata a intrecciarsi con quella, dolorosa, dell'incontro con gli europei, una vicenda che il guerriero mostrerà di non riuscire a decifrare e alla quale è destinato a soccombere.

 

 

Libreria GRIOT

Via di Santa Cecilia 1a

Roma

 

www.libreriagriot.it

 

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