Anna Johnstone, Aisté Bileviciute, T. Dylan Moore, Andrea de la Concha / Powered by, incontriamo gli illustratori (I)

25 Giugno 2016

A conclusione delle otto settimane di Powered by Bertagnolli abbiamo fatto quattro chiacchiere con i giovani illustratori coinvolti nel progetto: gli abbiamo chiesto come hanno iniziato e in che modo hanno voluto interpretare la parola che gli era stata assegnata. È stata anche l’occasione per passare in rassegna un mondo, quello dell’illustrazione, che sta vivendo un’età dell’oro, e che ha dimostrato di essere (come vedrete) incredibilmente vario, fra stili, tecniche e visioni del mondo di volta in volta differenti. 

 

La prima tappa di questo ideale viaggio ci porta molto lontano, a Wellington, in Nuova Zelanda, dove incontriamo Anna Johnstone. Anna ci spiega che la sua passione per l’illustrazione è nata quando era ancora molto giovane e che da sempre è stata affascinata dai murales. Questa passione, in effetti, l’ha aiutata non poco nella costruzione di un’immagine verticale, de facto più simile a un murale che alla classica illustrazione. Anna ha deciso di interpretare la parola CURA attraverso un mondo di animali e piante. Per fare ciò ha costruito una giungla che si sviluppa verticalmente, dove piccoli animali trovano casa nelle corna di un cervo. “Il punto centrale è che siamo tutti interconnessi e dobbiamo prenderci cura tanto degli altri, quanto del mondo che ci circonda”, ci dice Anna.

 

Illustrazione di Anna Johnstone. 

 

Anna Johnstone. 

 

Dalla Nuova Zelanda a Vilnius, in Lituania, seguendo il percorso di Powered by Bertagnolli. Qui troviamo Aisté Bileviciute, illustratrice e designer. Aisté ci racconta di aver iniziato illustrando libri, attività che ama e che continua a portare avanti, parallelamente a progetti editoriali e pubblicitari. La sua predilezione per i poster, in modo simile a quanto ci ha raccontato Anna, l’ha aiutata nella costruzione verticale della parola AMICIZIA. Questo termine avrebbe potuto mettere in crisi qualunque artista, vista la sua ampiezza semantica, ma Aisté ha trovato nelle forme della natura una chiave di lettura originale. Costruendo un intricato reticolo di fiori, steli, foglie e petali, che talvolta sconfina nel pattern astratto, Aisté ha deciso di guardare all’amicizia attraverso la lente di un mondo naturale “che sia rigoglioso, ricco, vibrante e luminoso”.

 

Illustrazione di Aisté Bileviciute. 

 

Aisté Bileviciute. 

La prossima tappa di questo viaggio ci porta al di là dell’Atlantico, nientemeno che nella Grande Mela. Ci aspetta per fare due chiacchiere l’artista e illustratore T. Dylan Moore, che ci spiega come, fin dagli esordi della sua carriera, sia stato profondamente influenzato “dai temi della conservazione, dell’agricoltura e dell’ambientalismo”. Più in generale, la natura costituisce per Dylan una fonte di ispirazione, sia tematica che stilistica. Questa influenza si può trovare chiaramente anche nella sua illustrazione. Qui il LAVORO è declinato nel mondo animale, e l’attenzione si posa sull’insetto che nella cultura popolare rappresenta da sempre il LAVORO e la collaborazione: le formiche. Queste sono tratteggiate con pochi tratti di matita, per una tavola caratterizzata da una semplicità disarmante ma di sicuro impatto.

 

Illustrazione di T. Dylan Moore. 

 

Dylan Moore. 

Ritorniamo nella vecchia Europa, a Londra. Qui troviamo l’artista Andrea de la Concha, che ci confida di avere una vera e propria “ossessione per il movimento e le cose vive”. Non stupisce, allora, che Andrea sia diventata un’illustratrice specializzata nelle gif, brevi immagini in movimento, spesso relegate al rango di “sciocchezze” del web, ma che nelle sue mani si trasformano in minute e dinamiche opere d’arte. Nella sua tavola animata troviamo, infatti, una moltitudine di molecole colorate che danzano, si scontrano, componendo e scomponendo la parola TERRA e ricreando l’eterno ciclo di rinascita della natura.

 

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 Illustrazione di Andrea de la Concha. 

 

Andrea de la Concha. 

 

Vi diamo appuntamento alla seconda parte di questo viaggio, dove incontreremo Camilla Falsini, Geneviève Gauckler, Patryk Hardziej e Emma Löfström. Non mancate!

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