Lawrence è qui e là

2 Agosto 2011

Lei è qui. Indubbiamente. Non si muove. Si muove poco. Anzi, si muove un poco. C’è una voce, una radio: lui le dà comandi subliminali. La ossessiona proprio, la burattina: a destra, a sinistra, mano in alto, testa di qua, testa di là. Lei, la drammaturga e attrice Chiara Lagani, ha un bellissimo vestito: come di un festa ottocentesca: la stoffa è mimetica: sì, effettivamente, c’è qualcosa di militare in questo Laura Graziani Alta Moda. Lei è a Torino, lui, l’attore Marco Cavalcoli, è a Napoli; in simultanea satellitare, stanno recitando insieme in due luoghi diversi. Spaesati, siamo tutti spaesati. Si allude, si echeggia, di un uomo che diventa mito. Un ufficiale dell’esercito inglese che diviene il trascinatore della liberazione araba dall’Impero Ottomano, durante la Prima Guerra Mondiale. Lawrence prende Aqaba dal deserto, e arriva a Damasco.

T.E.L. è il nuovo progetto di Fanny & Alexander: visto in luglio a Torino (Festival delle Colline), Napoli Teatro Festival, Ravenna Festival e Santarcangelo. Sentito a Rai Radio3. Un nuovo progetto in capitoli, e frammenti. Attrici che si muovono a marionetta sadica, come già nel Progetto OZ: segni sul corpo dell’attrice. Il sadismo del regista maschio (Luigi de Angelis, l’Alexander di Lagani-Fanny) sul corpo di una azione femmina. T.E.L. (le iniziali anagrafiche di Lawrence d’Arabia) andrà avanti: 2012, 2013… è il Progetto Lawrence.

Lei, quando l’ha finita di fare la bambola meccanica, va sul tavolino nudo: lo tocca, lo graffia, lo picchia, e accadono cose sonore che l’Istituto Tempo Reale di Firenze (Damiano Meacci e Francesco Casciaro) provoca imbottendo il tavolino, sotto, di sistemi interattivi… Nel buio c’è la musica massiva di Mirto Balani. Forse è un incubo perché, nei suoi libri, il guru Thomas Edward Lawrence racconta l’inebetirsi delle reclute-marionette nell’addestramento militare, lo spaesamento allucinato che ti prende quando sei nel deserto e non senti più che il silenzio del nulla e una stanchezza strana. Angelis & Lagani lo scrivono chiaro: «Ogni rumore, animale, vento, sparo, voce, gola, lingua nota e ignota vi dirà che altrove, certo non dove voi sostavate, qualche cosa sta accadendo, in maniera nient’affatto discontinua, con apparente ritmica scansione».
Sogno, smarrimento, utopia, solitudine, successo, vergogna e sacrificio del corpo, fascino della cultura altra, guerriglia, rivolta: ecco i tag di T.E.L.
 

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