La pagina dello scrittore

25 Gennaio 2014

Michel Serres riceve oggi il Premio Nonino 2014

 

Udine, per la grappa, e Bordeaux, per il vino, si trovano sensibilmente alla stessa latitudine, un po’ al di sopra e un po’ al di sotto del 45° grado Nord, un ambiente esatto e beato della zona temperata. Da una parte e dall’altra delle Alpi, esse segnano le estremità di un paese un tempo unificato: la Gallia, qui cisalpina e transalpina dalle mie parti. Nel corso dei secoli il vostro Virgilio e il nostro Montaigne sono fratelli. Italia del Nord, Francia del Sud, vallata del Po, valle della Garonna: la stessa nazione, gli stessi abitanti, la stessa cultura, la stessa lingua. Quella nella quale Dante si dice che esitasse a scrivere la sua Divina Commedia.

 

Conserviamo ancora oggi alcune tracce fonetiche di questa antica comunità di linguaggio. I nostri antenati, i Galli, non pronunziavano la lettera p, un po’ come negli Stati Uniti si dice Alana per Atlanta, dimenticando la t. Così in Italia Milano si dovrebbe pronunciare Mi(p)lano e Mediolunum si dovrebbbe dire Medio(p)lanum, in mezzo alla valle del Po, termine che dà alla città la sua precisa descrizione geografica. Ugualmente nella Francia del Sud l’antica città romana di Arles si dovrebbe dire (P)ara(p)lanum, nelle vicinanze della piana della Camargue, e la mia città di nascita, Agen, significa infatti (P)aganus, il pagano o paesano che lavora il pagus, il vecchio campo di terra arabile che, più tardi, ha dato pagina, la pagina dello scrittore. Questa commovente vicinanza fraterna di tradizioni mi porta a felicitarmi con voi per aver offerto quest’anno il premio Nonino a un ragazzo del vostro stesso paese. Grazie.

 

Italie

 

Udine, pour la grappa, et Bordeaux, pour le vin, se trouvent sensiblement sous la même latitude, un peu au-dessus et un peu au-dessous du 45° degré Nord, milieu exact et bienheureux de la zone tempérée. De part et d’autre des Alpes, ils marquent les extrémités d’un pays autrefois unifié : la Gaule, cisalpine, ici même, et transalpine, chez moi. À travers les siècles, votre Virgile et notre Montaigne sont frères. Italie du Nord, France du Sud, vallée du Pô, val de Garonne : même nation, mêmes habitants, même culture, même langue. Celle dans laquelle Dante lui-même hésita, dit-on, à écrire sa Divine Comédie.

 

Nous conservons encore aujourd’hui quelques traces phonétiques de cette ancienne communauté de langage. Nos ancêtres les Gaulois ne prononçaient pas la lettre p, un peu comme aux Etats-Unis on dit Alana, pour Atlanta, en oubliant le t. Ainsi, en Italie, Milano devrait se prononcer Mi(p)lano et Mediolanum se dire Medio(p)lanum, au milieu de la plaine du Pô, ce qui donne à la ville sa description géographique précise. De même, en France du Sud, la vieille cité romaine d’Arles devrait se dire (P)ara(p)lanum, au voisinage de la plaine de Camargue, et ma ville de naissance, Agen, signifie, en fait, (P)aganus, le païen ou le paysan qui travaille le pagus, l’ancien champ de terre arable qui, plus tard, a donné pagina, la page de l’écrivain. Émouvant, ce voisinage fraternel de traditions m’amène à vous féliciter d’avoir donné, cette année, le prix Nonino à un enfant du même pays que le vôtre. Merci.

 

(per gentile concessione dell'autore, traduzione di Gaspare Polizzi)

 


 

Nei prossimi mesi verra dato alle stampe un nuovo numero di Riga (Marcos y Marcos) dedicato a Michel Serres curato da Gaspare Polizzi e Mario Porro

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