A piedi nudi all’università

14 Febbraio 2012

Nel 1972 Sanjit Bunker Roy ha fondato a Tilonia, in Rajasthan, il Social Work and Research College, che tutti chiamano Barefoot College, l’università dei piedi nudi.

La scuola diffonde le tecniche custodite dai medici, dalle ostetriche, dagli architetti e dai botanici dei villaggi più poveri dell’India: saperi cruciali per il futuro economico globale ma che solitamente le università non trasmettono.

 

Il sistema didattico è fondato sulla responsabilizzazione e sulla partecipazione collettiva, sullo scambio tra gli studenti e sul principio del learning-by-doing.

I bambini di Tilonia lavorano di giorno e la sera vanno a scuola, dove imparano a leggere e scrivere, a conoscere i propri diritti e i meccanismi democratici. La comunità provvede da sola ai propri bisogni fondamentali grazie al sistema di vasche per la raccolta dell’acqua piovana e ai pannelli solari, installati da un sacerdote hindu che ha frequentato solo le elementari.

 

Oggi in India, dal Ladak al Buthan, esistono villaggi interamente alimentati ad energia solare. Gli impianti sono stati installati da persone che hanno studiato a Tilonia. Il Barefoot College ha ospitato donne provenienti da ogni parte dell’India, dall’Afghanistan, dal Ghana e dalla Sierra Leone che in sei mesi di permanenza hanno appreso come rendere energeticamente autonome le loro piccole comunità. Bunker Roy ha capito che sono le donne il mezzo di comunicazione necessario per universalizzare le competenze sviluppate al Barefoot College e trasformarle in una risorsa che permetta a qualunque paesino del mondo di vivere senza aiuti esterni. La cultura delle donne si diffonde nelle società dalle quali provengono, perché la vita femminile, in molti luoghi del mondo, si svolge per lo più all’interno delle comunità di appartenenza. Una nuova tecnica è come cibo da portare a casa affinché tutti se ne alimentino.

 

Ma la condivisione tra donne di tecnologie fondamentali per la sopravvivenza dei gruppi sociali a cui appartengono ha anche un’altra ragion d’essere: la consapevolezza delle conoscenze che tramandano aiuta le donne a riconoscere la propria importanza e a trattare gli uomini da pari.

 

Forse è stata Aruna Roy ad avviare questo circolo virtuoso. Ex funzionaria governativa, attivista, ha fondato il Mazdoor Kisan Shakti Sangathana (MKSS), il Movimento per i Diritti dei Lavoratori e dei Contadini. Il salario minimo garantito e la Legge per il Diritto all’Informazione (RTI Act) del 2005 sono due conquiste del movimento. Ha lavorato al Social Work and Research Center di Tilonia dall’inizio fino al 1983, quando ha deciso di dedicarsi completamente alla lotta per i diritti delle donne e dei lavoratori. È stata lei la prima a imparare dalle donne dei villaggi e a improntare la didattica del Barefoot College sullo scambio e sull’ascolto. È la moglie di Bunker Roy, è stata sua compagna di studi, è nota almeno quanto lui ma nei quattordici minuti di conferenza al TED il marito si è dimenticato di citarla.

 

 

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