Castell’Arquato / Paesi e città

6 Giugno 2011

a Castell’Arquato dicono “che bello” perché sembra un borgo umbro o toscano, tipo San Gimignano però in Emilia

 

a Castell’Arquato ci sono le balene in pieno centro e delle belle spiagge con alte dune di sabbia finissima, dette calanchi, appena fuori dal paese

 

a Castell’Arquato non c’è un corso dove fare una vasca, per questo si può andare nel torrente Arda o a Piacenza in via XX Settembre

 

a Castell’Arquato però si può fare un bosslano, che sarebbe una ciambella, praticamente si parte dal Bar Sport e si gira intorno a un isolato di case, non importa in quale direzione

 

a Castell’Arquato un mio amico, che qualche anno dopo avrebbe fatto una rapina a mano armata, mi ha proposto all’asilo di fuggire dai bagni, e le suore, che hanno le orecchie lunghe e senton tutto, per punizione ci hanno esposto al pubblico ludibrio

 

a Castell’Arquato non c’è il cinema però c’è un negozio di reggiseni imbottiti

 

a Castell’Arquato al centro della grande sala dove ora c’è lo scheletro della balena, io e il mio amico stavamo più di trent’anni fa in piedi, immobili e impauriti, mentre tutti gli altri bambini seduti intorno sulle panche ci indicavano a dito

 

a Castell’Arquato di fianco al salumificio ci facevano la festa locale di rifondazione, che poi è diventata la festa nazionale di qualcos’altro, e ci viene anche Vendola

 

a Castell’Arquato Papa Paolo III Farnese, quello del Concilio di Trento, veniva spesso a trovare sua figlia Costanza, tanto che una volta ha dimenticato un cappello che è ancora lì

 

a Castell’Arquato ci si può imboscare in macchina dietro il muro del cimitero, dove c’è un bel piazzale, oppure, se si è più giovani, nella boschina sopra il viale, che sembra fatta apposta, o anche dietro le scuole elementari quando c’era meno luce

 

a Castell’Arquato la terra è molto rossa e se vai in un campo con la macchina poi si vede

 

a Castell’Arquato non parlargli di quelli di Vigolo, e viceversa

 

a Castell’Arquato negli anni Zero c’è stato un festival di poesia dove i poeti addirittura li pagavano per leggere

 

a Castell’Arquato negli anni Sessanta i poeti invece li mettevano in prigione per plagio

 

a Castell’Arquato i principi Sforza ci venivano più spesso che nei loro altri feudi lombardi, dice un cronista, sarà per questo che Bosio II ci ha fatto costruire un torrione a pianta quadrata, dove più tardi sarebbe scoppiato il caso Braibanti

 

a Castell’Arquato non son mica sicuro che proprio tutti quei poeti alla fin fine i soldi li han presi

 

a Castell’Arquato il castello si vede da diverse angolature, ma dalla mia camera in effetti no

 

a Castell’Arquato la festa del prete la facevano sul greto dell’Arda poi l’hanno spostata perché non è tanto sicuro, metti che viene una piena poi i tortelli li mangiano a Fiorenzuola

 

a Castell’Arquato mia sorella a otto anni ha scritto una poesia che faceva “sei così caro e così bello/ o mio paese con il castello” ed è così che ha vinto un concorso della Cassa di Risparmio

 

a Castell’Arquato io quando me ne sono andato per studiare ho scelto Venezia, che è un paese ma un po’ più grande

 

a Castell’Arquato il postino è stato l’allenatore dei giovanissimi e quando la squadra era sotto di un po’ di gol diceva “adesso giochiamo a quattro punte”

 

a Castell’Arquato io però all’epoca giocavo da terzino negli esordienti e il mio allenatore diceva “marcate gli uomini cadauno”

 

a Castell’Arquato Carducci si incontrava con Luigi Illica, che ci era nato ma in seguito per fare lo scapigliato si trasferì a Milano, poi siccome il papa con le scarpe grosse è morto, i giardini con il busto del librettista della Bohème son diventati “Giovanni Paolo II”

 

a Castell’Arquato quand’ero piccolo una donna al bar era un po’ disdicevole, adesso al bar ci va anche mia madre a fare colazione

 

a Castell’Arquato una convention di scemi del villaggio non l’hanno mai fatta ma nel caso mi iscrivo ché ho anche scritto delle poesie

 

a Castell’Arquato per divertirsi da ragazzi si può andare a pescare nei pozzoni, oppure andare a manare nell’Arda, che poi sarebbe prendere i pesci con le mani sotto i sassi del torrente, una cosa che in verità non mi è mai riuscita troppo bene

 

a Castell’Arquato i drogati storici son tutti morti, però c’è un mio ex compagno di classe che si fa le pere nella località detta il Cristo o dove capita, anche al cimitero in compagnia degli altri

 

a Castell’Arquato Giuseppe detto Ju ha gridato ai quattro venti per anni che la Juve rubava, ma quando i fatti gli han dato ragione non se l’è potuta godere più di tanto ché è rimasto offeso e poi morto

 

a Castell’Arquato la palestra comunale è da trent’anni che se ne parla ma nessuno l’ha mai vista

 

a Castell’Arquato venendo dalla strada di Fiorenzuola si vede ancora in un angolo, arroccato sulla sponda del fiume, il borgo medievale, che non sembra vero, ma un giorno costruiranno altri edifici e la bella vista sarà protetta da sguardi indiscreti

 

a Castell’Arquato la mia maestra se vede questa cosa qui dice che non so più scrivere

 

a Castell’Arquato i milanesi oggi ci vengono nel fine settimana, o d’estate, sarà per questo che a un certo punto ho pensato che per non vederli era meglio andare ad abitare a Milano nella zona 4, vicino al Corvetto, dove siam tutti di fuori.

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