Speciale

Tavoli | Stefano Boeri

28 Aprile 2014

La scrivania è un tavolo profondo, quasi quadrato, al centro della stanza, e dalla quantità di sedie dà l’idea di un tavolo di lavoro collettivo.


Nella configurazione qui immortalata si fanno notare la duplice copia de La regola e il modello di Francoise Choay, in italiano e in francese, il catalogo di Mutations (uno dei libri piú importanti nella formazione degli architetti cresciuti negli anni zero), un catalogo di Sao Paulo Calling, un po’ di oggetti tecnologici, una clessidra, quotidiani, fotografie.

 

Come baricentro del tavolo, una reliquia proveniente dagli anni 80: un busto di Diego Armando Maradona. Al centro di fotografie, riviste, giornali, cataloghi di mostre, a tenere in equilibrio questo microcosmo, troviamo Diego, nella forma più volte utilizzata per fermare nel tempo personaggi del suo calibro, dalle maschere funerarie egizie, ai reliquiari medievali, ai busti di Bernini.

 

Come si tengono insieme tante attività, interessi, impegni? Serve un colpo di genio, o una sua rappresentazione.
 

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