Zuzu: il Ragazzo che c'è in noi

26 Settembre 2025

Ragazzo (Coconico Press, Fandango, 2025) è l’ultimo libro di Giulia Spagnulo, in arte Zuzu, una storia a fumetti dall’andamento cinematografico che si snoda in vignette che paiono il succedersi dei fotogrammi di una pellicola in una successione di sequenze e primissimi piani che rimandano appunto a una regia filmica. Anche i passaggi dal presente, all’immaginario, ai flashback sono regolati senza soluzione di continuità con cambi di registri soprattutto grafici e cromatici, tratteggi bicolori o monocromatici, toni di grigio, segnalano il cambio di passo e funzionano da interpunzioni nella drammaturgia complessiva costruita su una sceneggiatura precisa, per configurazione delle scene e dei caratteri degli “attori”. Le vicende dei protagonisti paiono scambiarsi il testimone l’un l’altro, nella tormentata ricerca di se stessi, di quello che sono e di quello che sono stati, e questo vale per tutti sia giovani adolescenti che adulti, tutti sostanzialmente immaturi. Non sembrano esserci molte differenze. Anche storicamente è una storia ambientata in un tempo ininfluente, potrebbe essere oggi, come dieci anni fa, perfino i luoghi, se pure segnati dall’atmosfera della provincia, non hanno una qualità precisa o non la determinano così direttamente. Su tutto incombe un infantilismo generale che comprende tutto e si manifesta anche visivamente con l’uso di una tecnica a pennarello a segnare i contorni delle figure e le campiture a colori sgargianti che risulta descrittiva nei riquadri ridotti e regolari delle vignette, per espandersi invece negli ingrandimenti a tutta pagina e nei cambi di registro grafico e cromatico quando ci si sprofonda nelle fantasie e desideri reconditi, o nello scavare emozioni, fantasticherie o si rivanga il passato dei personaggi. 

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Giulia Spagnulo in arte Zuzu, soprannome datole in famiglia, segue gli intrecci e le vicende in cui si svelano i rapporti che li legano anche a loro insaputa, con grande abilità narrativa. Nessuno di loro, neppure genitori adulti, sono in grado di assumere un livello di consapevolezza nelle scelte e di responsabilità degli atti. Ogni cosa sembra scivolare al di sopra della volontà di ciascuno, in preda a un destino fatale che guida perfino i raptus o i tentativi di fuga. Uno dei moventi drammaturgici è proprio la scomparsa di un ragazzo, inspiegabile, che conduce come polo magnetico a rompere alcuni degli schemi che bloccavano sia i rapporti personali che quelli interpersonali di familiari e conoscenti e amici.

Ma chi è il ragazzo del titolo? Andrea, scappato da casa? Francesco, il giovane studente che non riesce a raggiungere quello che cerca nella relazione con la sua coetanea Alice? L’ex-ragazzo Giovanni, padre di Francesco, che si reca da Salerno a Bologna a seguire le tracce di Andrea? È forse il “ragazzo” che c’è in noi? Quello spavaldo, temerario, che segue il suo desiderio guidato dal suo impulso vitale, da un istinto di conquista e che, sia nel femminile che nel maschile, lancia la sfida ai dadi a sé e al mondo?

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Chissà… Il romanzo non ce lo spiega fino in fondo. Rimane prigioniero di un atto mancato. Rimangono tutti impotenti davanti alla realtà dei fatti che li sopravanza, determinata per lo più dalla difficoltà di trovare la propria identità, quella sessuale, quella di padri, madri, figli, amici, amiche, amanti… Restano presi tutti nella rete in un presente che trovano inadeguato, da cui ciascuno cerca una via di fuga, alcool, fantasticherie, nostalgie, anche azioni inconsulte… Grava l’inadeguatezza, l’inconcludenza, l’insoddisfazione, l’inedia.

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Giulia Spagnulo, arriva a Ragazzo dopo il romanzo d’esordio Cheese, nel 2019, che vince il Premio Cecchetto, come autore rivelazione, al Treviso Comic Book Festival, il Premio Gran Guinigi a Lucca Comics e nel 2020 il Premio Micheluzzi come migliore Opera Prima al Comicon di Napoli. La lettura di LMVDM di Gipi, Gianni Pacinotti, la fa decidere di dedicarsi a una carriera nel fumetto, ed è lo stesso Gipi che la segue con Ratigher, Francesco d’Erminio, proprio al debutto. Certamente entrambi hanno molto influito nelle scelte grafiche e narrative dell’autrice sia in Cheese, che in quest’ultimo Ragazzo, sia per la struttura compositiva delle tavole che della scelta dei profili e delle loro caratterizzazioni. Per alcune scelte grafiche, e compositive rileviamo una consonanza con Miguel Vila e Giacomo Nanni, anche se, in una recente intervista al Comicon di quest’anno, per “Fumettologica”, Zuzu, cita tra i suoi riferimenti, Amsterdam di Simon Hanselmann e Alien di Aisha Franz. Lo stile di quest’ultimo in effetti ha molto in comune con le atmosfere e anche la sensibilità dell’autrice salernitana. La dominante infantile di cui abbiamo parlato fa parte della sua ricerca ed è un aspetto che ritiene avvalorante tematiche ben più adulte e complicate. Così, se pure differenziati come soggetti, sia Cheese, che il secondo romanzo grafico, Giorni felici, candidato al Premio Strega nel 2022, fanno da preludio a Ragazzo, certo meno intimista e ombelicale, più aperto a un dipanarsi del racconto fuori da sé. Un segnale di uno sviluppo letterario che immaginiamo non si farà attendere, viste le premesse.

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Da ultimo, ma non ultimo per importanza, segnaliamo la folgorante sovracoperta del libro che scopre al suo interno una sorpresa, non solo molto bella, ma riteniamo essere la degna vera conclusione di tutta la storia a conferma della riflessone e dell’analisi che si è tracciata del romanzo.

l libro di Zuzu Ragazzo (CoconinoPress-Fandango 2025), è stato inserito tra le 6 Nomination per il Premio Carlo Boscarato del Treviso Comic Book Festival, sia nella categoria: “Miglior Artista" (Disegno e Sceneggiatura), sia come “Miglior Artista" per la Copertina. Il Treviso Comic Book Festival si svolge dal 26 al 28 settembre 2025

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