Riaprono i sipari / Il teatro delle contraddizioni
Prima contraddizione: il fine è ottimo, ma forse non ci sono i mezzi Le scelte fatte dallo Stato per aiutare il Teatro a superare la crisi conseguente al coronavirus sono, nelle loro linee di principio, chiare e condivisibili: mettere in sicurezza le strutture teatrali pubbliche e private per garantire la loro sopravvivenza per i prossimi due anni. Al momento in cui scrivo non c’è ancora nulla di certo, ma sembrerebbe che la messa in sicurezza avverrà assegnando, per questa e per la prossima annualità, lo stesso finanziamento che i teatri si sono visti attribuire per l’anno 2019. Lo Stato poi, riconoscendo la situazione di eccezionalità in cui si troveranno a operare tali strutture, non chiederà, a fronte del finanziamento attribuito, la stessa certificazione di “numeri” (giornate...
Legge contro il dialetto
Malvoglio: Cosa serve al teatro italiano? Civica: Non lo so. Però posso dirle cosa rischia di non servire al teatro: la riforma ministeriale. Malvoglio: Cominciamo bene... Cosa non le va nella riforma ministeriale? Civica: Innanzi tutto il nome: "riforma", un termine che è stato svuotato di significato fino a cambiarlo di segno. Dal dizionario: RIFORMA, "trasformazione che dà una forma diversa e migliore". Ora, per migliorare qualcosa, è necessario, oltre che individuare gli sprechi, investire risorse. Se lei volesse migliorare, "riformare" il suo guardaroba, cosa farebbe? Malvoglio: Beh, comprerei degli abiti nuovi, spenderei, con discernimento, qualche soldo in più per avere vestiti di...