Corpi mutanti, identità fluttuanti

25 Maggio 2023

In una intervista rilasciata a Tim Lucas di “Spin” nel 1988, David Cronenberg rispondeva a una domanda sulle possibili reazioni delle femministe al suo film Dead Ringers: «Il film parla anche dell'atteggiamento di certi uomini nei confronti delle donne. Ecco di cosa tratta la scena iniziale con i due gemelli bambini». I piccoli nerd Mantle (che suona alla pronuncia come “mental”) stanno riflettendo sul fatto che i pesci – vivendo sott’acqua – non hanno bisogno di far sesso per riprodursi; camminando nel quartiere si avvicinano alla bambina Raffaella, e le chiedono se è disponibile per un esperimento con loro due: fare sesso in una vasca da bagno. La piccola si infuria e li manda a quel paese. I due si dicono: «They're so different from us...». Proseguiva Cronenberg: «“Se non riusciamo a capirle, possiamo sezionarne una”. Oppure, “se non possiamo affrontarle a livello personale, possiamo affrontarle in una situazione di controllo”. Diventati ginecologi, avranno il controllo dei corpi delle donne, ne sapranno di più sui corpi delle donne. Sono sdraiate con i piedi nella staffa e noi entriamo, con il nostro ruolo ufficiale».

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Cinema e serie tv

Nei processi di osmosi tra cinema e serie tv, con il potere che si sono presi colossi come Netflix, Amazon Prime, Apple+, Disney+ alcuni film prodotti direttamente per le piattaforme video si stanno allungando di nuovo, anche oltre le 2 ore, e in parte liberano la produzione e i registi dall’incubo del botteghino delle sale cinematografiche. Recentemente Extrapolations, con il mosaico di episodi-capitolo scalati nel futuro e in svariati luoghi del pianeta, è riuscito a mettere insieme su vari set un cast sinora eccezionale per una serie tv. Alcune star del cinema – giunte alla loro critica “mezza età” – si producono una serie in cui sono protagoniste assolute, e ne controllano da cima a fondo come showrunner la realizzazione. Rachel Weisz ha avuto il coraggio di affrontare Dead Ringers, ma andandosi a scegliere come autrice l’inglese Alice Birch ne ha fatto per Amazon Prime molto, molto più che un remake, rendendo femmine i gemelli Mantle. L’incredibile tecnica di ripresa e montaggio di Cronenberg del 1988 per avere il doppio ruolo di Jeremy Irons, nell’era digitale è diventata perfezione, e le due Mantle, la selvaggia Elliot e l’emotiva Beverly, possono stare vicinissime, intime, per la gran parte degli episodi. Birch scrive romanzi, teatro (Revolt. She Said. Revolt Again), serie tv (Normal People dal romanzo di Sally Rooney e story editor di Succession) e film (Lady Macbeth), e per Rachel Weisz ha messo su una writing room quasi tutta di donne: Miriam Battye, Lileana Blain-Cruz, Rachel De-Lahay, Ming Peiffer, Susan Soon He Stanton.

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Il corpo è un uragano, una illusione

Nell’intervista che Enrico Ghezzi realizzò nel 1988 di Dead Ringers per “Rai3-Fuori orario”, Cronenberg a un certo punto dice: «Noi crediamo che la nostra realtà sia relativamente stabile, ma penso che non lo sia; penso che il corpo sia come un uragano: cambia e si sposta costantemente ed è solo illusione, è illusione che sia lo stesso, giorno dopo giorno, ma davvero non è mai lo stesso da un momento all'altro! Ecco perché la questione dell'identità diventa ancora più impellente: noi sentiamo di essere qualcuno che continua, che ha una storia, che avrà un futuro ma non si può dimostrare! è impossibile dimostrarlo eppure sentiamo che è vero, che è la realtà! Questo è uno dei temi ovviamente di Dead Ringers: due corpi sono due corpi? sono due identità? non ne sono sicuro». Weisz e Birch portano nel loro Dead Ringers questioni aperte e inquietanti: possiamo creare esseri umani senza che due corpi si accoppino? Possiamo impiantare in corpi che invecchiano cellule che ne riattivino la giovinezza? Possiamo avere coppie di donne che diventano genitrici di svariate coppie di figlie gemelle? Dobbiamo accettare che i nuovi miliardari si approprino totalmente della ricerca scientifica facendo dei corpi umani il loro nuovo business, stravolgendo ancora più profondamente il nostro attacco alla Natura? 

Il finale cambia Cronenberg, e alla autodistruzione dei due maschi gemelli si sostituisce il sacrificio volontario della più empatica delle due gemelle, che lascia la scena e il futuro alla forte, alla famelica, alla dura, ingannando il mondo in una sublime giravolta di intima complicità.

Ma, ovviamente, Cronenberg aleggia e pervade: nel suo Crimes of the Future (2022) la sua ossessione per lo sventramento chirurgico dei corpi diventa body art dell’autoimpianto live, il dolore fisico supera il piacere sessuale; il canadese resta visionario e all’attacco dell’intelligenza artificiale reagisce con l’ibridazione techno della carne.

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Gemelli di cera nel corpo di una Venere

E ancora, David Cronenberg firma in questo 2023 il corto Four Unloved Women, Adrift on a Purposeless Sea, Experience the Ecstasy of Dissection per la mostra della Fondazione Prada di Milano “Cere anatomiche”, in collaborazione con La Specola di Firenze, aperta fino al 17 luglio. La Specola ospita la raccolta più ampia al mondo di cere anatomiche del XVIII secolo. “Cere anatomiche” mette in scena alla Fondazione Prada quattro corpi femminili con organi asportabili, tre dalla sezione del Sistema Linfatico e una dalla sezione di Ostetricia (riecco i nostri ginecologi e le nostre ginecologhe, speleologi delle nostre viscere); tra queste la cosiddetta “Venere dei medici”, creata dal ceroplasta Clemente Michelangelo F. Susini nel 1782. Cronenberg del suo corto di meno di quattro minuti scrive: «Nel loro tentativo di creare delle figure intere parzialmente dissezionate, il cui linguaggio corporeo ed espressione facciale non mostrassero sofferenza o agonia e non suggerissero l’idea di torture, punizioni o interventi chirurgici, gli scultori finirono col produrre personaggi viventi apparentemente travolti dall’estasi. È stata questa sorprendente scelta stilistica che ha catturato la mia immaginazione: e se fosse stata la dissezione stessa a indurre quella tensione, quel rapimento quasi religioso?». Il regista fa galleggiare queste Terese d’Avila berniniane su canottini in una piscina in riva al mare; godono del sole? Del rumore del mare vicino? Delle strida dei gabbiani? Non si sciolgono ma si fanno morbide in un loro autoerotismo anatomico? Gemono di quale piacere mutante?

Il nuovo mondo è femmina

Le gemelle Mantle di Rachel Weisz e Alice Birch sono osmotiche, forse si amano ben più che come sorelle, fanno sesso selvaggio (Elliot) o fanno l’amore con un’altra donna (Beverly) ma come i Mantle-Irons cominciano a morire se si separano (Inseparabili nel 1988 e nel 2023 è il titolo italiano del film e della serie tv) e con impianti di embrioni oltre i limiti della legge e della morale, in utero o in sacche di laboratorio, una viva e una morta diventano madri di due coppie di gemelle, che cancellano il Maschio dalla scena planetaria, e tra sangue e mucose e placente aprono a una visione totalmente femminea e sconvolgente del futuro, una ipotesi di Nuovo Mondo.

In copertina, David Cronenberg al Museo La Specola di Firenze (foto Flavio Pescatori, courtesy Fondazione Prada).

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